“Il Rotary International è protagonista da oltre quarant’anni del grande progetto di eradicazione della poliomielite dal mondo. Nel 2021 sono stati registrati solo 6 casi di paralisi acuta flaccida, dovuti al virus selvaggio della polio, in tre nazioni. Negli anni 80 del secolo scorso, quando il Rotary lanciò il programma PolioPlus e divenne poi membro fondatore della Global Polio Eradication Initiative (GPEI), essi erano più di 350mila in 123 paesi”
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stilato un piano d’azione che dovrà portarci a potere dichiarare il mondo libero dalla poliomielite nel 2026, concludendo la più grande iniziativa di salute pubblica nella storia dell’umanità. È una possibilità che abbiamo. L’obiettivo è difficile da raggiungere e gli ultimi passi si stanno dimostrando sempre più impegnativi, ma solo guardando a esso potremo un giorno liberare definitivamente il mondo dalla poliomielite. Il conto alla rovescia è cominciato. Aderendo a questa iniziativa contribuiamo a rendere il traguardo più vicino.
In questo sforzo siamo anche confortati dal fatto che l’imponente macchina organizzativa che ha permesso di vaccinare, negli anni, quasi tre miliardi di bambini contro la poliomielite e di monitorare decine di migliaia di casi all’anno di paralisi acuta flaccida, sintomo del morbo ma solo in pochi casi riconducibili al virus della polio, è diventata da qualche anno strumento efficace per il contrasto ad altre malattie infettive e veicolo di formazione all’igiene personale e collettiva. Oggi e nel prossimo domani essa rappresenta, in molti luoghi, l’unico efficace strumento per contrastare con successo l’attuale pandemia COVID-19, sfruttando la capillarità dell’organizzazione stessa e l’esperienza straordinaria maturata nella distribuzione del vaccino nei territori e negli ambienti più diversi e ostili.
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